di Matteo Marino
27 agosto 2018
Di che colore è il rossetto di Diane? «David voleva un rossetto di un colore che non esiste. Abbiamo provato tutte le linee di make-up possibili, e alla fine l’ha creato lui mescolando vari colori finché non ha trovato quello che desiderava» racconta Laura Dern ne Lo spazio dei sogni. «Ogni giorno, quando arrivavo sul set, passava quindici minuti a mischiare i colori finché non otteneva questo rosa chiarissimo, quasi bianco, con dentro molto oro e giallo».
Come deve essere un libro che parla della vita di David Lynch? «Ci sono un mucchio di stronzate su di me, sui libri e per tutta l’internet. Ho deciso di mettere tutte le informazioni corrette in un posto solo» ha dichiarato Lynch quando annunciò che avrebbe scritto un memoir sui generis con l’aiuto della sua amica giornalista Kristine McKenna. Ma come evitare la formula libro-intervista (già perfettamente sperimentata con l’imperdibile Io vedo me stesso)? E come scrivere “le cose come erano andate” e allo stesso tempo permettere a McKenna di fare il suo lavoro da giornalista e non limitarsi a una sola versione dei fatti? Come spingere insomma Lynch a mettersi a nudo se aveva lui il controllo? Serviva un libro con una forma che non esisteva. Non ancora. Continua a leggere