Archivi categoria: Twin Peaks

Trent’anni di Twin Peaks: cronistoria di un mito

di Matteo Marino
8 aprile 2020

Oggi Twin Peaks compie trent’anni. Ripercorriamo insieme le tappe di un mito tra cultura pop e serialità d’autore.

Oggi Twin Peaks compie trent’anni: tanto è passato dal primo episodio andato in onda negli Stati Uniti l’8 aprile 1990 sulla ABC. Da noi in Italia la serie creata da David Lynch e Mark Frost sarebbe approdata quasi un anno dopo,  il 9 gennaio 1991, già con il marchio di evento imperdibile. E anche qui sarebbe scoppiata la twinpeaksmania: certo non come in Giappone, dove si arrivò a celebrare un finto funerale di massa per Laura Palmer, ma fu un fenomeno pop senza precedenti e completamente trasversale, complice un battage pubblicitario martellante e ipnotico… le fronde degli alberi mosse dal vento, la musica pavloviana di Angelo Badalamenti, la promessa che Twin Peaks avrebbe avuto tutto, senza assomigliare a niente. Continua a leggere

Twin Peaks: sta per essere annunciata una quarta stagione? Tutti gli indizi

di Matteo Marino
2/10/2019

In queste ore continuano le voci insistenti (ma ancora del tutto prive di conferme ufficiali) di un possibile ritorno a Twin Peaks addirittura nel 2020 su Showtime (quarta stagione? Film?), nel trentennale della serie. Cosa c’è di fondato? Ecco una ricostruzione commentata di tutte le voci e di tutte le coincidenze che ci hanno portato a sperare che potrebbe succedere ancora. Continua a leggere

Il nuovo Twin Peaks è inimmaginabile: 3×01, la recensione

di Matteo Marino
27 maggio 2017

Siamo stati per 27 anni su un divano a fissare una scatola per vedere se dentro vi appariva qualcosa.
E qualcosa è apparso. Molte volte. Un medico è apparso fra gli orsi, la lettera X si è impressa in un immaginario sempre più collettivo, abbiamo visto pesci che parlavano a un boss mafioso in terapia con un debole per le anatre, isole perdute piene di misteri governate da strane mitologie, amiche alle prese col suicidio di una casalinga disperata più di loro, lo humour nero e il surrealismo innestati su un côté drammatico per raccontare la quotidianità di una famiglia di becchini, ci siamo domandati chi ha ucciso Rosie Larsen, se abbiamo ucciso noi Hannah Baker, siamo stati abitanti di un paesino francese dominato da una diga, compagni di viaggio di due veri detective immersi in una natura mistica e allucinatoria, abbiamo appreso che le mattine sono fatte per il caffè e la contemplazione dallo sceriffo di una piccola comunità insidiata da una dimensione oscura  — parecchie cose sono apparse in questi anni, in quella scatola, tanto per citare solo alcuni dei cult che hanno un debito, evidente o meno evidente, sempre dichiarato, con Twin Peaks, classe 1990, e che classe. 27 anni in cui l’opera di David Lynch e Mark Frost ha continuato a fare scuola e a ispirare altri autori, dopo aver cambiato definitivamente — nella percezione del pubblico, della critica e dei produttori — l’oggetto serie tv.

Mettersi a guardare la terza stagione di Twin Peaks, con così tanta storia alle spalle e aspettative altissime, è stata un’emozione davvero intensa, soprattutto per i fan della prima ora come me (all’epoca della prima messa in onda avevo 13 anni e ho un ricordo indelebile del salto che feci dalla tv che stavo guardando da troppo vicino al fondo della mia cameretta quando, in un certo specchio, si palesò un certo assassino, come ho raccontato nel primissimo post di questo sito). Cazzo, se in quella scatola (e all’epoca la tv era proprio una scatoletta) era apparso qualcosa.

In questi giorni, in diverse interviste, andavo ripetendo come un mantra che io, come molti altri lynchiani, non avrei voluto (e non mi aspettavo) un prodotto imbalsamato, un museo del fan-service, ma qualcosa di sconvolgente e nuovo. Come Fuoco cammina con me all’epoca sconvolse tutti e deluse molti, per essere rivalutato anni dopo come un capolavoro lynchiano che precorreva i tempi, provocatoriamente dicevo che ci sarebbe piaciuto essere delusi in quel modo. Stare tranquillo era l’ultima cosa che avrei voluto guardando i nuovi episodi. Senza contare che in mezzo, tra il Twin Peaks degli anni Novanta e quello del 2017, c’è tutta la carriera di Lynch, costellata di esperimenti musicali, di quadri, di capolavori come Strade Perdute, Mulholland Drive, INLAND EMPIRE… non potevamo semplicemente tornare a Twin Peaks, Quello sì sarebbe stato deludente.

Ebbene, adesso posso dirlo: non solo il nuovo Twin Peaks è inaspettato e spiazzante, ma Lynch è andato oltre le aspettative, scrivendo, filmando, e curando personalmente il sound design di qualcosa di inimmaginabile. Non sai mai cosa ti aspetta nella scena successiva. Ma non si tratta solo dell’inaspettato, bensì di un contenuto e di una forma che solo Lynch poteva immaginare e nessun altro. Per la seconda volta Lynch e Frost hanno portato in tv qualcosa che, pur contenendolo, non assomiglia a niente di quello che si era visto prima, compreso l’originale Twin Peaks. Continua a leggere

A Roma c’è il Silencio Cabaret – Omaggio a David Lynch

di Matteo Marino
26 maggio 2017

Dopo la visione delle prime puntate del nuovo Twin Peaks, non vedete l’ora di parlarne con qualcuno? Questo sabato a Roma potreste incontrare tanti appassionati, godere in una splendida cornice di uno spettacolo ispirato a Lynch con uno special guest (grazie, Walter) di nome… Matteo Marino (sì, faccio indegnamente parte dello spettacolo: vi leggerò degli estratti twinpeaksiani tratti dai miei libri, e poi possiamo chiacchierare di Lynch quanto volete) e festeggiare tutti insieme il ritorno di uno dei registi più amati e spiazzanti del mondo. Isn’t It Too Dreamy?

Ecco tutte le info e (un accenno di) cosa vi aspetta alla Conventicola degli Ultramoderni direttamente dalle parole degli organizzatori, Walter Forte e Carlotta VaccariContinua a leggere

Twin Peaks: il red carpet della premiere mondiale (video e foto)

di Matteo Marino
20 maggio 2017

Ieri (2:10 ora italiana) è andato in onda sui social in diretta il red carpet della prima mondiale di Twin Peaks. Ecco dunque il video integrale, foto e tanto altro.
Questo articolo non ha bisogno di ulteriori parole.
Voglio solo far notare che Kyle MacLachlan/Dale Cooper ha confermato ciò che io speravo (“Non sarà un Twin Peaks nostalgico, ma una nuova storia. Accadrà di nuovo, ma in maniera diversa”), Mädchen Amick/Shelly ci ha detto di prepararci a non dormire per i prossimi tre mesi e mezzo, Harry Goaz/Andy ed Everett McGill/Big Ed erano dei figurini ognuno a suo modo, Chrysta Bell una dea, il nuovo cast sprizzava entusiasmo da tutti i pori, Kimmy Robertson/Lucy adorabile e spassosa come sempre, Laura Dern divina. Per citarne solo alcuni. A voi scoprire tutto il resto. Keep the Mistery Alive. Manca pochissimo!

(man mano verranno caricate altre foto e video) Continua a leggere