David Lynch presenta a Lucca ‘Twin Peaks’ (VIDEO INTEGRALE e FOTO)

di Matteo Marino
Foto di Maria Serena Borghini
Video di Giuseppe Marino
24 giugno 2017

Organizzata in un lampo, grazie a Sky e al legame che si è instaurato tra David Lynch, la città di Lucca e il suo festival cinematografico diretto da Nicola Borrelli, la terza proiezione al mondo su grande schermo delle prime due parti del nuovo Twin Peaks, dopo Los Angeles e Cannes, si è svolta in Italia, con Lynch in sala, ed è stata una grande emozione. Lynch doveva fare solo un saluto, poi ha deciso di aprirsi a qualche domanda. Poche? Sicuramente. Ma l’impressione che abbiamo avuto un po’ tutti era che ci teneva davvero non tanto a parlare lui, quanto a mostrare la sua nuova opera nelle condizioni migliori possibili (era quello, per lui, l’evento): in sala, con una color correction effettuata da lui stesso e dopo aver controllato personalmente l’audio (soprattutto una scena in particolare, quella della creatura nella glass box). Del resto “Listen to the sounds” è la prima frase di questo nuovo viaggio nel mondo che abbiamo lasciato, senza mai abbandonarlo, 27 anni fa, e il sound design è firmato dallo stesso Lynch.
L’affluenza è stata enorme e purtroppo molti non sono riusciti a entrare. Forse non tutti sanno che, per motivi di sicurezza pubblica, non è stato possibile attivare un mega schermo in piazza del Giglio, come desiderato dagli organizzatori, per consentire a tutti di vedere e ascoltare Lynch anche fuori dal cinema Astra, che ha ospitato l’evento. C’è stata dunque una diretta facebook ufficiale, e ora mi piacerebbe condividere con tutti voi questo nostro video integrale della serata, con la trascrizione di domande e risposte e un mio commento finale. In fondo, trovate anche una bellissima galleria fotografica. Bentornato, Lynch.

Un caloroso saluto a tutti i lettori conosciuti a Lucca per l’occasione. È stato bellissimo incontrarvi dal vivo e avrei voluto parlare molto di più con ciascuno di voi!

Se in ognuno di noi c’è una parte leale e positiva (Good Dale), a volte cattiva e corrotto (Bad Coop) e sicuramente una viziosa (Dougie Jones), secondo te siamo tutti dei tripleganger? (Ilaria Lucchetti, da una domanda sulla pagina fb di Sky Atlantic HD)

Viviamo in un mondo molto stressato. Questo stress ci fa avere dei comportamenti molto strani, e questo genere di comportamenti può causare molti problemi, sia per coloro che si comportano in tale maniera sia per coloro che ne subiscono le conseguenze. È arrivato il momento di liberarsi della sofferenza e della negatività in questo mondo. È il momento di costruire insieme un mondo fatto di pace. All’interno di ciascuno di noi c’è un universo di pace. E grazie a questa speciale tecnica, alla benedizione di questa tecnica di meditazione trascendentale, riusciamo ad accedere a questo campo e raccoglierne i benefici. La chiave della pace è all’interno di ciascuno di noi. Quindi siete tutti invitati a fare meditazione da domani!

Twin Peaks è sicuramente la serie che ha aperto la strada alla stagione d’oro delle serie tv. È stata pionieristica e avanti coi tempi. Oggi una caratteristica delle serie tv che piacciono tanto alle nuove generazioni è quella di essere subito disponibili, non come quando eravamo giovani noi che aspettavamo di settimana in settimana di essere spaventati ed eccitati da Twin Peaks. Che ne pensa della modalità di mettere gli episodi tutti disponibili online, del binge watching, e se Twin Peaks 3 scadenzato di settimana in settimana è un voluto segnale imposto a Showtime. (Giacomo Lucarini di Versiliatoday.it)

No, non ho scelto io il formato, questo è il formato di Showtime. E quando la serie sarà finita, allora tutte le parti saranno disponibili allo stesso momento. Alcune persone vogliono aspettare per vedere tutto in un binge watching, altre amano invece aspettare di settimana in settimana per vedere che cosa accade, e sapere che ce ne sarà un altro pezzo. Secondo me la chiave del cambiamento avvenuto in televisione è che molte opere sono pensate come film piuttosto che come serie. Twin Peaks è un unico film diviso in 18 parti. E stasera vedremo le prime due parti, su grande schermo, con una bellissima fotografia e un meraviglioso suono. E vorrei chiedere a voi di dire a voi stessi e a tutti i vostri amici in tutto il mondo che quando vedete Twin Peaks sulla televisione, al computer o peggio ancora sul cellulare, non state gustando il vero suono, non state ascoltando tutto il suono. Il mio consiglio è quello di stare il più vicino possibile a qualsiasi schermo stiate utilizzando,  e poi di metterci delle cuffie. Abbassate le luci, e a quel punto avrete davvero l’opportunità di entrare in un nuovo mondo (e qui fa il gesto della mano che sfarfalla, che è una sua caratteristica che tutti si aspettano durante le interviste).

Poi arriva il mio turno. È la terza domanda che riesco a rivolgere a Lynch, dal 2014 a oggi – quinta, se contiamo “Mi scatta una foto?” e “Mi firma la maglietta?”. Sì, “Mi scatta una foto”. È una lunga storia. Diciamo che è la terza domanda da intervistatore. Piano piano potrebbe diventare un’intervista intera! La sua risposta, seppure laconica, mi ha emozionato, perché secondo me contiene una bellissima chiave interpretativa del nuovo Twin Peaks.

Ho visto The Art Life, questo bellissimo documentario in cui lei ci fa il regalo di farci entrare nel suo studio da pittore e vedere lei mentre dipinge e crea. Ho notato che, nello studio, c’è appesa la foto di un film in particolare, accanto all’insegna stradale di Mulholland Drive. Il film è Il Mago di Oz. È un film che lei ha citato esplicitamente, per esempio in Cuore Selvaggio, e che troviamo in molti altri suoi film implicitamente, come in The Straight Story. Questo è un film sul sogno. La mia domanda è: qual è il suo legame con Il Mago di Oz? (Matteo Marino di davidlynch.it)

Io non so che cos’è che mi attrae del Mago di Oz… Ma credo che la chiave sia la ricerca della strada per tornare a casa.

***

HOME. Sentite come sottolinea questa parola. La stessa che ripete a un certo punto Dougie/Cooper. È un viaggio che stiamo facendo tutti, Dale come personaggio, Lynch come regista e autore dopo un decennio che non girava da INLAND EMPIRE, e noi come spettatori. Stiamo tutti tornando a casa, dopo 27 anni.

Grazie a Nicola Borrelli del Lucca Film Festival e Europa Cinema, a Sky Atlantic HD e a tutti gli organizzatori per aver riportato Lynch in Italia con così poco preavviso e averci consentito di guardare su grande schermo, con un audio pazzesco, le prime due parti del nuovo Twin Peaks. Aveva ragione, Lynch: a casa, con tutte le cuffie, non avevo colto tutte le sfumature del sound design. Qui davvero il suono e il modo in cui varia (per esempio, riascoltate il punto in cui Sam e Tracey si guardano negli occhi prima di baciarsi sul divano davanti alla glass box) racconta metà della storia; mi procurerò cuffie migliori e farò molta più attenzione! Quanto a vedere la tv da vicino, il vizio me l’ha fatto venire proprio Twin Peaks, come raccontavo nel primissimo post del blog. Quindi potete immaginare il sorrisone che ho fatto nell’ascoltare il consiglio di Lynch.
E grazie, ovviamente, a David Lynch e a Mark Frost per continuare a costruire la loro strada di mattoni gialli. Noi continueremo a seguirla. Vediamo dove ci porta.

Galleria fotografica di Maria Serena Borghini

 

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Un commento

  1. so che è prematuro parlare della puntata n.8 della terza serie…ma se qualcuno sa..parli!!! perché è completamente fuori da ogni schema…

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