Due giorni al Twin Peaks UK Festival 2017

10 ottobre 2017
Dai nostri inviati Andrea & Caterina
Premessa
«Ciao, Matteo. È da un po’ che non ci si sente. Volevo condividere con te questa bellissima notizia: hanno preso il mio cortometraggio al Twin Peaks UK Festival, per cui lo proietteranno a Londra e… mi devi scrivere la notizia! No, scherzo. Era una bella cosa che volevo condividere con te». Questo il messaggio di Andrea Abbatista di pochi giorni fa. Il corto a cui si riferisce è questo, ho avuto il grande piacere di mostrarlo per primo proprio qui su davidlynch.it, ed è nata una di quelle belle amicizie non solo social. Ho potuto conoscere di persona a Milano Andrea e la sua compagna (e complice twinpeaksiana) Caterina in occasione dell’evento IULM, e poi ci siamo rivisti a Lucca… e insomma, grazie ancora una volta, David Lynch, per connettere persone e alimentare passioni.
La mia risposta al messaggio di Andrea, oltre ai complimenti dovuti, è stato uno spudorato: «Allora sarete i miei occhi all’ormai storico  Twin Peaks Festival UK. Per la prima volta davidlynch.it avrà i suoi inviati speciali!». E così è stato. Ecco cosa sono stati questi due giorni londinesi attraverso il racconto (e le foto) di Andrea e Caterina. Così anche chi non ha potuto partecipare (come me) può sbirciare nel primo Twin Peaks Festival organizzato dopo la terza stagione.

– Matteo

Day 1

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Al nostro arrivo ci accoglie una simpatica coda di peakies. Scorgiamo una Laura Palmer da black lodge, un guanto da giardinaggio verde, un paio di Dougie e almeno tre Diane. Le porte si aprono con un po’ di ritardo facendoci congelare nella posa “Meanwhile”. A quel punto entriamo in un palazzo Art Déco. L’evento si sviluppa su vari livelli. L’area principale è al piano terra. Nel piano ammezzato troviamo lo shop del merchandise, dove lasciare giù il portafogli. Scendendo una rampa di scale si accede alla riproduzione del vagone dove trova la morte Laura Palmer (domani avremo modo di partecipare alla messa in scena dell’omicidio). Proseguendo ci si trova nella Black Lodge, dove si scorge l’Evoluzione del Braccio.
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Tornando sulle scale e scendendo di un piano ci si trova immersi nell’atmosfera del Roadhouse, dove c’è sempre tanta musica nell’aria.
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Per finire, al primo piano è stata allestita la zona Vip, dove mettersi in coda per le foto e gli autografi con le Guest Star (avremmo incrociato nel corso della giornata Sherilyn Fenn, James Marshall e Michael Horse), ci sono dei bar, un’area tatuaggi a tema e l’angolo manicure, dove la lettera per il vostro anulare viene suggerita dal ceppo della Log Lady.
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Tornando all’ingresso, una riproduzione del cartello “Welcome to Twin Peaks” e banchetti di donuts, ed è subito fila per il caffè.
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Dietro le porte di accesso all’area principale…. la Glass Box! E ovviamente il divano su cui attendere….. the Mother? Per sicurezza, avremmo aggiunto un cartello “vietato fare sesso su questo divano”. Nella Glass Box si poteva entrare e ci si poteva fotografare. Noi l’abbiamo trovata così:22425772_10213569390820331_1902534945_o
Oltrepassando delle tende, la sala principale, dove dopo un’ introduzione dell’organizzatrice Lindsey Bowden, sono stati presentati 9 cortometraggi, provenienti da Paesi diversi e tutti ispirati all’opera di David Lynch. A seguire, abbiamo avuto il piacere di ascoltare un’intervista alla produttrice Sabrina Sutherland. “Non posso confermare se ci sarà o meno una quarta stagione, ma posso garantirvi che non è l’ultima cosa che David girerà”! Sabrina ha parlato di come abbia lavorato a stretto contatto con Lynch e di come la nuova stagione sia fotogramma per fotogramma una sua creatura. Ci ha raccontato di come, pur avendo Mark Frost e David Lynch scritto e progettato insieme la nuova stagione, a un certo punto Frost abbia iniziato a scrivere il suo libro e Lynch sia andato avanti in solitaria, inviando però gli script a Frost per l’approvazione. Frost non ha cambiato nemmeno una virgola di quanto scritto da Lynch. Sabrina Sutherland ha condiviso anche il suo commovente ricordo di Catherine E. Coulson. Ha raccontato di come sia rimasta disponibile per le riprese fino alla fine, nonostante la malattia, e quando è stato chiaro che non poteva affrontare un viaggio in aereo hanno organizzato tutte le riprese in un’unica location per permetterle di recitare e regalarci i momenti forse più struggenti di questa nuova incarnazione di Twin Peaks. La giornata è proseguita con concerti, proiezione della parte 8 su grande schermo (wow), lezione di swing/jitterbug, contest per il miglior costume della giornata e per finire, reggetevi forte, il concerto di James Marshall con la partecipazione di Michael Horse e Amy Shiels, che ha eseguito con James “Just You”…
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La serata si è conclusa con la proiezione di The Art Life e un quiz a tema al RoadHouse da veri intenditori.
Day 2

La mattina inizia con la proiezione di The Elephant Man nella sala principale e con la sessione di autografi per chi ha acquistato i regular Tickets. Nell’attesa di assistere alla ricostruzione dell’omicidio di Laura Palmer, facciamo un giro al primo piano e ci troviamo al cospetto del mitico Michael Horse a cui Andrea chiede di fare una foto ricordo insieme. Mr. Horse è di una gentilezza incredibile e si concede per uno scatto… che verrà custodito gelosamente.
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Alle 12 ci mettiamo in fila per la messa in scena all’interno del vagone. La presentatrice inizia a far montare l’ansia, fornendoci alcune regole base: tutti devono rimanere attaccati alle pareti, non si posso portare zaini all’interno né fare foto o filmati, l’ambiente è totalmente buio e sconsiglia l’ingresso a chi soffre di attacchi epilettici e claustrofobia. Una volta entrati ci si accorge che lo spazio è ridotto e tutti gli spettatori devono schiacciarsi l’uno con l’altro per permettere l’ingresso a tutto il gruppo, creando così ancora più ansia. La porta del vagone si chiude e tutto diviene tenebra. Un presentatore accende una torcia puntandola sul suo volto e comincia a narrare di quella fatidica notte…. sentiamo all’estremità del vagone due donne piangere… e lo spettacolo inizia… La scena è molto ben gestita a livello di atmosfera, tutta la performance è illuminata da un’unica torcia… che rivela le figure di Bob, Laura e Ronette… Tutti sono rimasti affascinati dalla ricostruzione.
Il secondo giorno continua con la proiezione dei corti, dei concerti al Roadhouse, con la seconda lezione di jitterbug, per arrivare alla Costume Parade.
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La Parte più intrigante arriva verso le 18, con la sessione di Q&A con le Guest Star: Michael Horse, Sherilyn Fenn, Sabrina Sutherland, Amy Shiels, Jake Wardle, Sean Bolger e la make up designer di Twin Peaks Debbie Zoller. Ecco il momento dell’ingresso degli ospiti:

Tom Huddleston ha moderato l’intera sessione e le sue domande si alternavano tra presente e passato, aneddoti della serie originale e della nuova incarnazione, tra cui la nascita di “Just You” raccontata da James Marshall che voleva solo suonare la chitarra ed è finito con Lynch e Badalamenti a comporre il celebre brano. Jacke Wardle ha raccontato che fino all’ultimo non sapeva di dover combattere contro BOB, quel BOB! Imitando Lynch, ha spiegato che gli ha dato indicazioni su come colpire l’obiettivo della telecamera, e che paura quando, al momento di girare la scena, la protezione dell’obiettivo si è rotta! Seguono elogi a Lynch e al suo modo di lavorare con tutti allo stesso modo, dall’attore principale all’uomo che spazza per terra per due minuti e mezzo. Sherilyn Fenn, dopo aver esordito dicendo che avrebbe voluto avere più di un cameo, ha ricordato le prime scene girate con Lynch, parlando della sua attenzione per i più piccoli dettagli che riuscivano a creare immediatamente atmosfera e una forte sensazione di realismo sul set. Un fan le ha ricordato che due anni prima, al Festival, aveva dichiarato che avrebbe voluto che Audrey potesse finalmente fare l’amore con l’agente Cooper, chiedendole a posteriori quale fosse il suo pensiero. La risposta di Sherilyn è stata: “Avrei voluto quello che penso avreste voluto tutti voi”… Un aspetto molto divertente è che tutti gli attori prima di rispondere a domande inerenti al making of delle scene rivolgevano lo sguardo per approvazione a Sabrina Sutherland, che a volte non permetteva la risposta. Si è piacevolmente giustificata dicendo che vuole onorare le richieste di Lynch “to keep the mystery alive”!

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Non è mancato l’omaggio agli attori scomparsi come Miguel Ferrer, Warren Frost (che ha girato la primissima scena del revival tramite Skype durante la pre-produzione), Harry Dean Stanton e Catherine E. Coulson. Michael ci ha raccontato che non si sono incontrati sul set perché la parte di Catherine era già stata registrata ma che ha voluto onorare al meglio la sua memoria quando ha girato le scene che la riguardavano. Debbie Zoller, che ha iniziato a lavorare con Lynch in Lost Highways, ci ha raccontato che da quel giorno non riesce più a lavorare con nessun altro e, seppur ammonita in precedenza da Sabrina, si è lasciata scappare che l’home video della serie conterrà dei behind the scenes. Accortasi dello sguardo inceneritore di Sabrina ha detto “I’m so fired now”. Sabrina ha poi confermato di essere ancora al lavoro su Twin Peaks e ci ha detto che Lynch non si è affatto ritirato, non ha intenzione di farlo e potrebbe fare nuovi film, serie tv… o altro Twin Peaks! Anche se su quest’ultima possibilità non si è sbilanciata. La festa si è conclusa con tutte le guest star nella Glass Box per qualche scatto.
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Davvero un gran festival da ricordare e a cui tornare.

 – Andrea & Caterina

 

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Poems Between Two Worlds – A Symphony of Words for David Lynch di Andrea Abbatista

Da attore ho sempre voluto avere a che fare con Londra e l’arte di cui è intrisa. Quando ho saputo che avevano selezionato il mio cortometraggio per il Twin Peaks UK Festival mi sono sentito pieno di emozione, e vederlo proiettato in una sala piena di peakies, tra i fan della mia amata famiglia, il mio cuore ha palpitato, è stato come vivere in un sogno… Un mio atto d’amore, per David Lynch… un mio progetto proiettato qui a Londra… sentirlo accogliere con entusiasmo ed essere contattato successivamente da persone che volevano farmi i complimenti… wow… una gratificazione incalcolabile… Un grazie immenso va a Lindsey Bowden e a tutto lo staff di questo meraviglioso Festival… non scorderò mai questa esperienza. Rimarrà nel mio cuore, accanto a tutte le emozioni che Lynch e Twin Peaks sono stati in grado di donarmi in tutti questi anni… (Andrea)

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