In anteprima l’indice de “I segreti di David Lynch”, in libreria dal 24/5

di Matteo Marino
maggio 2018

È uscito in tutte le librerie e negli store online I segreti di David Lynch, scritto da me e illustrato da una giovane e bravissima disegnatrice, Elisa2B, lynchiana doc, 352 pagine di approfondimenti, curiosità, analisi e teorie per provare a far luce sui (o meglio: per perpetuare i) più intriganti misteri lynchiani. L’editore che mi ha dato completa fiducia e carta bianca per questo progetto dei sogni (gratitudine) è BeccoGiallo, con cui ho già pubblicato Il mio primo dizionario delle serie tv cult. Da Twin Peaks a Big Bang Theory, con un capitolo dedicato alle prime due stagioni di Twin Peaks (2016, alla sua quarta edizione) e Il mio secondo dizionario delle serie tv cult. Da Beverly Hills a The Walking Dead, dove non c’è un capitolo su Twin Peaks ma la serie è stracitata, e per ottimi motivi (2017), con due sodali come Claudio Gotti (che in questa nuova avventura mi cura l’editing e l’impaginazione) e Daniel Cuello. Ora tocca a un libro tutto su David Lynch.

Chi mi ha seguito in questi anni sul sito e sui social può immaginare quanto sia emozionato all’idea di questa uscita. Ci ho messo dentro tanta passione, tempo, sacrificio (sono stato un po’ orso ultimamente, chiuso nella scrittura, e se ho potuto farlo è anche grazie alla pazienza, all’entusiasmo e al sostegno di chi mi sta vicino e al tifo dei lettori), ma anche tanto divertimento e un pizzico di euforia: si può dire che coltivavo questo progetto da quando, a tredici anni, vidi per la prima volta Twin Peaks, ma allora questo non potevo saperlo. Eccomi qui, ventotto anni dopo, a presentarvi il frutto di tante visioni, letture, chiacchierate con amici, studiosi e appassionati, eccomi qui a condividere con voi il mio punto di vista, senza peli sulla lingua e giri di parole, spero con il consueto stile a cui siete abituati, che mischia l’oggettività e l’analisi del critico alla soggettività e alle intemperanze dell’appassionato.

Questa piccola anteprima vuole rispondere a modo suo alla domanda che, bontà vostra, mi fate da quando è stata annunciata la data di uscita: di che parla I segreti di David Lynch?

Per darvene un’idea più precisa (e ingolosirvi, lo confesso, e perché non sto più nella pelle e voglio mostrarvi qualcosa), senza però rivelare troppo perché ci sono parecchie sorprese, vi riporto il testo dell’aletta e soprattutto vi faccio sfogliare l’indice che è… particolare. Nel senso che mi sono ispirato al modo in cui sono state intitolate le parti di Twin Peaks – Il ritorno: una frase pronunciata da uno dei personaggi e il cui significato va “scoperto” una volta che si determina il contesto. Il libro si divide in quattro sezioni (Strade perdute, Mulholland Drive, INLAND EMPIRE, Twin Peaks – Il ritorno, nelle quali avrò modo comunque di parlare di tutti gli altri film di Lynch ma osservati con l’ottica del “senno di poi”), più un’introduzione e una conclusione, e i singoli capitoli hanno per titolo una citazione (in italiano e in nota in originale) tratta dall’opera in questione (con qualche eccezione: a volte sono parole di Lynch stesso, per esempio) e un sottotitolo che ne rivela l’argomento principale… chi ha letto i due dizionari delle serie tv sa che sono fissato per la struttura. Vi lascio scoprire l’indice da voi, vi anticipo soltanto che un capitolo ha come sottotitolo “Twin Peaks ai tempi di facebook” e un altro “#SaveTwinPeaks”, perché questa non è soltanto la storia dietro le opere di Lynch ma anche la nostra storia, lynchiane e lynchiani.

Il suo Mulholland Drive è stato eletto miglior film del XXI secolo. Il suo Eraserhead era il film preferito di Stanley Kubrick. Il suo Twin Peaks ha cambiato la storia della televisione, due volte. Addirittura il suo ciuffo ha un fan club ed è inconfondibile come quello di Elvis Presley.

Pittore, cineasta, musicista, attore, costruttore di mobili, sognatore di mondi, bevitore di caffè e ambasciatore della meditazione trascendentale, David Lynch è un maestro e una star. Le sue opere enigmatiche hanno catturato gli spettatori di tutto il mondo sospendendoli fra due estremi: l’orrore e la beatitudine, funghi atomici e torte di ciliegie.

Matteo Marino (già autore dei due dizionari delle serie tv cult editi da BeccoGiallo e creatore di davidlynch.it, attorno alla cui pagina facebook si raccoglie la più vasta comunità italiana di appassionati del regista), con uno stile che unisce analisi critica e linguaggio pop esplora chiavi di lettura classiche e inedite per provare a decifrare i passaggi più oscuri di Strade perdute, Mulholland Drive, INLAND EMPIRE e Twin Peaks – Il ritorno, coinvolgendo per estensione tutta l’opera lynchiana.

Un viaggio della mente e del cuore che, dagli effetti speciali digitali ai trucchi del cinema muto, dalle scoperte della fisica quantistica ai testi delle religioni vediche e del buddhismo tibetano, ci conduce alla ricerca della strada per tornare a casa.

 

 

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5 Commenti

    1. Caro Bob, io e gli amministratori abbiamo bannato (molto a malincuore) coloro che non volevano seguire le regole che hanno assicurato un’esperienza priva di spoiler e costruttiva della terza stagione di Twin Peaks a migliaia di fan, un’esperienza per quanto possibile priva di offese personali, sessismo, omofobia e tifo da stadio. Di certo la nostra non era la sola pagina e di certo i nostri non erano i soli gruppi facebook dove continuare a condividere con altri la tua passione, e spero che tu lo abbia fatto e ti sia goduto l’opera di Lynch, forse non era semplicemente il posto giusto per te. Questo commento sembra purtroppo confermarlo. Un caro saluto e non lasciare che la negatività rovini le tue passioni.

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