“What Did Jack Do?”: il nuovo corto di David Lynch è a sorpresa su Netflix

di Matteo Marino
20 gennaio 2020

Oggi è il 74esimo compleanno di David Lynch, ma il regalo ce l’ha fatto lui a noi – e quello che è considerato il Blue Monday (il lunedì più triste dell’anno) all’improvviso non è più così blue.

Senza particolari annunci, è apparso a sorpresa sul catalogo Netflix (anche in Italia, in versione sottotitolata) il cortometraggio in bianco e nero di 17 minuti What Did Jack Do?, scritto e diretto da Lynch, in cui…

…Un detective interroga una scimmia sospettata di omicidio…

Il detective è Lynch in persona, e la scimmia è doppiata sempre da lui, che ricopre anche il ruolo di montatore, sound designer e scenografo. Nel corto, inoltre, sentiamo la canzone True Love’s Flame di David Lynch e Dean Hurley.

Le prime notizie di quest’opera risalgono al 2014…. Vi ricordate il mio articolo David Lynch sta lavorando a un film su una scimmia? (non ci speravate più che fosse una cosa concreta, eh)? All’epoca, Lynch dichiarò al Guardian, lasciandoci tutti con un punto interrogativo in fronte:

“In questo momento sto per lo più scrivendo, sto facendo un dipinto e sto costruendo una sedia. Amo costruire cose e questa è per un film su una scimmia. Sto lavorando con una scimmia di nome Jack, salterà fuori un giorno. Non è uno scimpanzé, è una scimmia che viene dal Sud America.”

Poi non se ne è saputo più niente. Quello che ora sappiamo essere un corto fu commissionato dalla Fondation Cartier pour l’art contemporain, ed è stato proiettato per la prima volta in Francia l’8 novembre del 2017. Nel 2018, a sorpresa, è stato invece presentato a New York al Festival of Disruption (il festival organizzato da Lynch stesso). Tuttavia, fino a oggi, non compariva in nessuna filmografia dedicata al regista. Oggi invece gli utenti Netflix possono guardare in streaming What Did Jack Do? a questo link.

Era dunque un accordo sulla distribuzione di What Did Jack Do? il motivo per cui Lynch era stato avvistato nel quartier generale di Netflix nel 2018, più precisamente nella caffetteria (ah, la poesia del mondo)? E se questo lancio fosse solo un modo di tastare il terreno, in previsione di una futura e più sostanziosa collaborazione? Lynch non ha mai fatto mistero di essere affascinato dai canali a pagamento, vedendoli come un luogo in cui è ancora possibile proporre quei prodotti a medio budget (né totalmente indie né blockbuster) e con appeal meno mainstream, prodotti che al cinema non trovano più posto. È altresì nota la sua allergia alla visione dei film su smartphone e compagnia bella, tanto che ha sempre consigliato di vedere Twin Peaks – Il ritorno (rilasciato su Showtime in USA e da noi su Sky e NowTv) con le cuffie e con uno schermo degno di questo nome. Però, però… lasciatemi sperare che, dopo aver distribuito Roma di Alfonso Cuarón e aver permesso a Martin Scorsese di realizzare The Irishman, film che nessuno voleva finanziare, Netflix si decida a produrre Antelope Don’t Run No More, lo script che Lynch scrisse nel 2010 e che nessuno si è sentito di finanziare, nonostante, a detta della biografa di Lynch Kristine McKenna, chiunque l’abbia letta la consideri in assoluto una delle migliori sceneggiature del cineasta di Missoula. Il fatto che riguardi in qualche modo extraterrestri, animali parlanti e un musicista in difficoltà di nome Pinky probabilmente non ha dischiuso a Lynch le porte di Hollywood.

Ora, ascoltatemi bene: Netflix considera i primi 28 giorni di vita di un film fondamentali per il suo giudizio di popolarità. Perciò più utenti vedranno What Did Jack Do? in questo lasso di tempo e più se ne parlerà sui social, più aumenterà l’interesse di Netflix nei confronti di altre opere di Lynch. Non ci resta che condividere il più possibile la notizia (magari condividendo questo stesso articolo ?) e farlo su tutti i social, con gli hashtag #whatdidjackdo #davidlynch #netflix e tutto quello che vi viene in mente.

Il mio è solo un sogno a occhi aperti? Beh, viviamo dentro un sogno, e non sono l’unico a sognare…

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